«Tra i massimi studiosi del Medioevo alcuni hanno sentito con urgenza il fascino della sua arte e lhanno avvicinata per comprendere quali ne fossero le radici, cosa le sue opere avessero rappresentato per i contemporanei. Uno fu Johan Huizinga con More«Tra i massimi studiosi del Medioevo alcuni hanno sentito con urgenza il fascino della sua arte e lhanno avvicinata per comprendere quali ne fossero le radici, cosa le sue opere avessero rappresentato per i contemporanei.
Uno fu Johan Huizinga con Lautunno del Medioevo, un altro, con Larte e la società medievale, Georges Duby. La sua esperienza, il suo sapere gli avevano fatto conoscere diversi volti e problemi delle società medievali, delle loro strutture, delle loro culture, dei loro paesaggi- ora non aveva di fronte carte, regesti, cronache, documenti, scritti, trattati, ma cattedrali, abbazie, palazzi comunali, castelli reali, vetrate, sculture, miniature, oreficerie.
Come leggere monumenti che erano al tempo stesso documenti singolari e unici, come incrociare questi dati con quelli che gli aveva consegnato lo studio delle società? In questo libro il grande storico riflette sulla lunga vicenda dellarte medievale, ne scandisce i periodi, ne caratterizza gli spazi, ne identifica tipi, forme, materie, immagini sintomatiche, ne indica i rapporti con filosofie, teologie e poteri, ne legge le opere situandole tra attese dei pubblici, volontà dei committenti, intenzioni degli artisti».Enrico Castelnuovo